CONSORZIO DOC MONREALE

Istituita nell’anno 2000, il Consorzio rappresenta l’unione di otto aziende che ha portato ad oggi la salvaguardia degli ambienti vinicoli e la valorizzazione del territorio comprende vini rossi, rosati e bianchi provenienti da un’area che abbraccia i comuni di Monreale, Piana degli Albanesi, Camporeale, San Cipirello, Santa Cristina Gela, Corleone e Roccamena, tutti compresi nella città metropolitana di Palermo. Oggi, la molteplicità dei vini prodotti sotto la DOC Monreale è tale che la denominazione garantisce in realtà meramente l’origine del vino, e un certo livello di qualità. La DOC Monreale somiglia più ad una IGT piuttosto che ad una vera e propria DOC. Accanto al rosso base, al rosato e al bianco vi sono infatti non meno di 12 tipologie verietali, che si riferiscono ai vini prodotti con almeno l’85% della varietà dichiarata. Nero d’Avola, Sirah, Sangiovese, Perricone, Cabernet Sauvignon, Merlot e Pinot Nero, rappresentano le varietà rosse, mentre i loro equivalenti bianchi sono fatti con l’Inzolia, Catarratto,Grillo,Chardonnay e Pinot bianco. C’è anche tra i rossi il Novello e un vino dolce da vendemmia tardiva per i bianchi. I vini Monreale di più alta qualità sono classificati come rosso riserva e bianco superiore. I vini rossi di base della Monreale DOC sono fatti dal 50% da Nero d’Avola e Perricone (in diverse proporzioni, senza restrizioni) e dal 50% di altre uve da vino rosso ammesse per la provincia di Palermo. I loro equivalenti rosati sono fatti da Perricone, Sangiovese e Nerello Mascalese, che insieme devono costituire almeno il 70% della massa. L’uvaggio per i vini base Monreale Bianco è il 50% di Catarratto e Inzolia e il 50% di altre varietà bianche locali. I vini rossi della Monreale DOC ricevono la menzione riserva se subiscono due anni di invecchiamento prima della messa in commercio, di cui almeno sei mesi devono essere in botte. I vini bianchi ottengono la menzione superiore se la loro gradazione alcolica finale supera il 12,5% di alcol in volume e subiscono almeno sei mesi di affinamento (in bottiglia o in barrique) prima della messa in commercio.

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